La sanità negli USA è davvero in regime di libero mercato?

Negli Stati Uniti curarsi costa un casino (la spesa sanitaria è di 9000$ per capita contro i 3000$ Italiani stando all’OECD), le storie del terrore si sprecano. Da malati che trascinano cancri giganti in faccia per anni a diabetici che non hanno i soldi per l’insulina, gli Stati Uniti vengono usati come esempio di fallimenti del mercato, del fatto che nella sanità lo Stato deve intervenire e il privato non può offrire servizi sanitari a costi contenuti.
In questo articolo non discuterò del fatto se la sanità è più efficace in regime di libero mercato o controllata dallo Stato, bensì sfateremo il mito della sanità Americana come sanità privata, libera dall’interventismo statale, facendo alcuni esempi che dimostrano l’assenza di libertà nel settore.

Ordine dei medici

Negli Stati Uniti l’equivalente dell’ordine dei medici è l’American Medical Association (AMA). Questa organizzazione può decidere quali e quante università possono insegnare medicina e di fatto quanti medici possono esserci. Ciò non è molto diverso dall’ordine dei medici di qualsiasi altro Stato, ed è già una prima forma di interventismo statale in quanto c’è un’organizzazione che decide quante persone possono fare un determinato lavoro (non è quindi libero mercato).
L’AMA però non sembra essere molto generosa quando si tratta di “creare” medici. Stando ai dati della WHO 2015, negli USA ci sono 24.5 medici ogni 10mila abitanti contro i 37.6 ogni 10mila dell’Italia, i 40.5 ogni 10mila della Svizzera, o i 38.5 ogni 10mila della Germania. Dati di altre organizzazioni, in altri anni vicini, offrono risultati simili.

Se ci sono pochi medici è normale che il costo aumenti.
Non aiuta il fatto che ogni medico esce dall’università con in media 157mila$ di debito, il 25.1% con 200mila$. Quello del debito universitario è un problema che riguarda tante università americane, e che andrebbe trattato in un altro articolo, ma l’impatto si può ipotizzare sia più importante nel caso della medicina, visto che il medico lo puoi fare solo facendo la Medical School e avere 150mila$ di debito non incentiva a lavorare pro bono.

Lasciato libero di operare il dottore nella foto ha creato una persona da zero utilizzando pezzi avanzati da altri. I medici regolamentati dallo Stato invece non riescono a curare nemmeno le emorroidi. Bah…

Sindacati

Infermieri e altro personale tecnico sono sotto sindacati. Questi sindacati, a seconda dello Stato, tendono a far sì che determinate operazione possano essere svolte solo in presenza di un membro del sindacato. Questo significa che un’operazione che richiede una persona finisce col richiederne di più per legge, incrementando i costi per l’ospedale, e ovviamente limitando la nascita di cliniche concorrenti che non possono permettersi di assumere tantissime persone.

Quantità di Ospedali limitata

Se negli Stati Uniti ci fosse il libero mercato, si potrebbero aprire quanti ospedali si vogliono. Ma non è così. Nella maggior parte degli Stati, oltre alle valanghe di leggi e regolamenti di base che già ci sono, bisogna ottenere un Certificate of Need, tradotto letteralmente un “certificato di bisogno”.

Questo significa che sono altre parti a stabilire che c’è bisogno dell’ospedale che si vuole costruire. Chi sono queste altre parti? Membri del governo, membri dell’AMA e a volte medici che lavorano negli altri ospedali della zona. Ebbene sì, un ospedale può aprire se i suoi concorrenti sono d’accordo. Sicuramente non si può chiamare liberismo.

Assicurazioni

La storia di come gli americani hanno perso la sanità libera è lunga, ma un fenomeno chiave avviene durante la seconda guerra mondiale. In questo periodo il governo controllava l’economia, e tra le varie leggi figurava l’impossibilità di aumentare i salari dei propri dipendenti. Le aziende quindi decisero di offrire l’assicurazione sanitaria ai dipendenti e il fenomeno dei lavoratori salariati con l’assicurazione sanitaria si radicò definitivamente quando il governo inserì un’esenzione fiscale sull’assicurazione sanitaria.

Cosa è successo quindi? Un’azienda magari ha nel budget 15000$ in più da offrire al lavoratore, e può chiedergli “vuoi 15000$ nel salario di cui però ne riceverai la metà perché sono tassati, o 15000$ in assicurazione sanitaria?”. Chiunque sceglierebbe i 15000$ di assicurazione sanitaria. Questo processo ormai è automatico e radicato nella cultura, oltre che incentivato. Se invece il lavoratore ricevesse i 15000$, comprerebbe davvero un’assicurazione da 15000$? No, cercherebbe di comprare un’assicurazione meno costosa in modo da tenere in tasca quanti più soldi possibili.
Inutile dire che questo fenomeno è poi formalizzato in diversi casi, in diversi Stati, con aziende obbligate ad offrire l’assicurazione sanitaria dopo un certo numero di dipendenti.

Il punto centrale è che questo fenomeno, spinto dal governo, ha dato la possibilità alle assicurazioni di ricevere più soldi, senza però dargli un pieno incentivo a pagare di meno.
Non solo, ma le assicurazioni stesse, a seconda dello Stato, devono coprire numerosi casi obbligatoriamente.

Una persona razionale per cosa si assicura? Di certo non si fa l’assicurazione per la visita periodica dal medico di base, o per una vasectomia se vuole avere figli, o per la perdita di capelli se è pelato, o per dei massaggi terapeutici.

Le persone si assicurano per eventi catastrofici e imprevisti. Però gli Stati obbligano le assicurazioni ad includere nel pacchetto voci come quelle che ho indicato sopra e molte altre. Inevitabilmente il costo dell’assicurazione sale e anche i costi sanitari. Magari una persona, siccome tanto è coperta, decide di ricevere prestazioni sanitarie che hanno un beneficio ridotto o nullo, che non avrebbe mai comprato in regime di libero mercato non per mancanza di soldi, ma perché i soldi doveva metterceli di tasca sua.

Inevitabilmente quindi i costi salgono e salgono.

Ma questo è niente, in realtà i regolamenti sulle assicurazioni sono enormi e variano molto da Stato a Stato, rendendo difficile anche la concorrenza tra le assicurazioni dei vari Stati e ovviamente l’ingresso di nuovi operatori. Tra l’altro l’assicurazione stessa non può coprire più Stati, quindi un consumatore non può comprare l’assicurazione in uno Stato dove è più conveniente. Non parliamo poi degli effetti di Obamacare, che attraverso il sistema dei community ratings che obbliga a praticare lo stesso prezzo a fronte di determinate caratteristiche decise dai governi hanno reso il lavoro degli attuari impossibile se non inutile. Gli attuari devono essere liberi di calcolare i premi correttamente in base ai rischi effettivi che corre l’assicurato, ma questa possibilità è stata tolta appunto dai community ratings di Obama.

Il Repubblicano Randy Neugebauer alle prese con Obamacare. Forse la vera lobby è l’industria della carta?

Distruzione delle alternative alle assicurazioni

Prima della creazione dell’AMA, le persone potevano usare le società di mutuo soccorso per garantirsi in caso di necessità. Queste società compravano macchinari e pagavano i medici direttamente. Con l’avvento dell’AMA, l’AMA stessa proibì ai medici di operare qualora fossero diventati dipendenti diretti di queste società. Non solo, ma con la diffusione delle assicurazioni e dei loro requisiti elevatissimi, è diventato impossibile creare una società di mutuo soccorso poiché conta come assicurazione.

Medicare & Medicaid

Medicare & Medicaid sono due programmi del governo per coprire l’assistenza sanitaria di anziani e poveri. Non è quindi vero che il governo USA non interviene nella sanitaria. Se nel 1960 il governo copriva il 21% della spesa sanitaria, nel 2000 copriva il 43%. L’intervento del governo è quindi aumentato negli anni in percentuale totale. A quanto ammonta la spesa per Medicare e Medicaid? Giusto un trilioncino di dollari l’anno

Questi programmi causano ogni tipo di scompenso sui prezzi. A volte il governo paga troppo, e fa salire i prezzi. A volte non paga abbastanza e i prezzi salgono lo stesso perché l’industria sanitaria compensa rifacendosi sulle assicurazioni e sui privati.

L’intervento del governo quindi c’è ed è anche piuttosto diretto.

Sistema dei brevetti e approvazione dell’FDA

Se il sistema dei brevetti sia accettabile in un libero mercato o meno è sempre oggetto di discussione. Sicuramente però il sistema dei brevetti sui farmaci americano è molto più conveniente per i grandi investitori rispetto a quello europeo. Grazie poi ad una tecnica per raggirare il limite temporale sui brevetti chiamata evergreening, le case farmaceutiche possono estendere la durata dell’esclusiva.

Quando il brevetto scade e il farmaco può essere prodotto anche da altri, il processo di approvazione del farmaco generico da parte dell’FDA non è poi così liscio.

La mancanza di concorrenza permette quindi di far salire i prezzi dei farmaci.

Conclusioni

Questi sono solo alcuni esempi di come i governi USA intervengono nel settore sanitario per controllarlo. Se dovessimo fare un’analisi completa, non basterebbero probabilmente 3 volumi.

Il sistema sanitario americano è a mio parere lurido, roba da far impallidire i mafiosi Italiani. Ma il suo essere lurido non è dato dall’essere in libero mercato, ma proprio dal fatto che il governo interviene e lo fa in modo da alzare i prezzi e favorire lobby di ogni tipo.
Quindi non ha importanza se pensate che lo Stato si debba occupare di curare tutti i cittadini o meno, gli Stati Uniti non possono essere presi come esempio di un paese dove c’è il libero mercato.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *