Ecco come la gestione pubblica dei rifiuti porta ad inquinare di più

La gestione della spazzatura andrebbe completamente privatizzata.
Ambientalisti (scarsi) e Stato fanno comunella e si lagnano che c’è troppa spazzatura. Poi però che fanno? Ne sovvenzionano la gestione, di fatto eliminando possibili incentivi a produrne di meno.

Infatti se la spazzatura fosse privatizzata, probabilmente si pagherebbe in base a quanta spazzatura si produce, e anche in base al tipo di spazzatura prodotta. Allora uno ci penserebbe due volte prima di produrre spazzatura, e farebbe acquisti anche pensando a come poi liberarsi del bene acquistato. Nello stesso tempo le aziende sarebbero incentivate a pensare non solo a creare un prodotto, ma anche a come sarà smaltito, perché chi acquista sarà incentivato ad acquistare beni facili da smaltire.
Invece oggi visto che si paga sempre allo stesso modo, si finisce col creare e consumare senza pensare alla spazzatura prodotta.

Inoltre le aziende che gestiscono i rifiuti operano in regime di monopolio (di fatto), e non hanno alcun incentivo a trovare sistemi economici, pratici e funzionanti per gestire i rifiuti. Tanto anche se spendono molti soldi, alla fine basta chiedere al comune di aumentare le tasse e tutti zitti. E se proprio va male, si mettono multe e si fa un po’ di terrorismo psicologico sui cittadini.

Ultimo punto, ma forse il più importante, è che se ci fosse la libertà di scegliere chi gestisce la spazzatura, e come la gestisce, avremmo la possibilità di usare i nostri soldi direttamente per incentivare tecnologie più ecologiche.
Se infatti è disponibile un servizio di trattamento dei rifiuti che noi giudichiamo ottimo per l’ambiente, adesso dobbiamo aspettare che i burocrati ci facciano la grazia di imporlo a tutti, spesso nella sua versione corrotta.
Invece in regime di libero mercato non dobbiamo aspettare nessuno, e possiamo immediatamente acquistare il servizio che riteniamo migliore per l’ambiente.

Con il libero mercato siamo effettivamente liberi di comprare un mondo pulito, invece di aspettare che ci sia dato.

E così, ancora una volta, si svela la differenza tra l’azione che porta benessere e la passività bovina della propaganda Statalista!

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